Ai nastri di partenza i nuovi contest legati a le Strade della Mozzarella 2016, sicuramente uno degli eventi più attesi dell’anno. Sì, avete letto bene: i contest quest’anno sono due. Il primo, BUFALA IN FERMENTO è dedicato all’incontro tra bufala e lievitati.
Questo, il testo di presentazione:
Latte e farina sono alimenti utilizzati da sempre e la loro trasformazione ha dato origine ad una grande varietà di prodotti consumati quotidianamente. Il tema de Le Strade della mozzarella 2016 è“Contaminazioni”, così il contest dedicato al mondo dei food blogger, ideato insieme al Molino Caputo, anticipa il tema di #LSDM prendendo spunto dalle considerazioni che animeranno il congresso.
Latte di bufala e grano tenero. Mozzarella e lievitati come pane e pizza. Ingredienti e preparazioni molto identificabili con l’Italia che hanno origine entrambi in Asia. Sia le bufale che il grano tenero arrivano nel bacino mediterraneo seguendo le rotte della Storia, contaminazioni che nel giro di qualche secolo diventano prima consuetudine e poi tradizione e tipicità.
Io non sono tra i partecipanti a Bufala in Fermento: come forse ricorderete sono stata nella giuria elle ultime due edizioni e credo di poter dire di avere costruito, nel corso del tempo, un legame personale con questo evento – e con i suoi organizzatori – che mi ha fatto considerare giusto non partecipare, anche se chi mi segue sa che i lievitati sono una delle mie passioni.
Siccome però non riesco a stare ferma, ho scelto comunque di preparare ugualmente un lievitato , per avere motivo di raccontarne anche su questo blog. E ho scelto una reinterpretazione di uno dei miei levitati preferiti (nato da un’idea tutta mia di una decina di anni fa, quando ancora il liquido praticametne non lo usava nessuno): l’impasto con liquido di governo della mozzarella di bufala campana dop.
Sin da piccola, infatti, io ero golosissima non solo della mozzarella in sé ma anche del suo liquido: che non volevo fosse buttato e che bevevo a cucchiaiate. Questo mi ha portato ad ipotizzare un suo uso per impastare pizze e focacce. Con ottimi risultati, devo dire: sia a livello di fermentazione che di sapore.
Ho quindi pensato a questo impasto per festeggiare l’avvio del nuovo contest. E, trattandosi di Strade della Mozzarella, ho scelto di affiancarlo ad uno di quelli che per me restano i piatti simbolo di questo evento: il delicato sorrentino, di Peppe Guida (che entra quest’anno nella giuria del secondo contest, a base di pasta).
Ho immaginato quindi una base di impasto al liquido di governo e un condimento in stile delicato sorrentino, appunto. Questo il risultato. Ottimo, piaciuto moltissimo a me moltissimo anche alla criatura, che si è accorta che avevo usato una farina diversa dal solito. Assaggiandola ha detto che sapeva di pizza napoletana, e questo credo sia il miglior complimento per il Mulino Caputo che mi ha inviato la farina per questa preparazione. Cui ora prò tocca l’onere di farmi trovare la farina al di fuori della Campania.
- Per l'impasto
- 500 gr di farina Caputo Blu
- 10 gr di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaio raso di sale fino
- 60 gr di olio
- 350 gr di acqua di acqua di governo
- Per il condimento
- 300 g di pomodorini gialli in succo
- un cucchiaio di pesto
- Pepe nero di sarawak q.b.
- Sale fino
- 1 limone non trattato
- 200 g di mozzarella di bufala campana dop
- Preparazione dell'impasto
- L’impasto va preparato in modo diretto: si impastano coè tutti gli ingredienti (tranne il sale, che è meglio aggiungere alla fine, sciolto in un po’ di acqua) e si lavora la pasta fino a quando questa non abbia preso consistenza, magari usando la tecnica dell’impasto sbattuto. Poi, si aggiunge il sale e si lavora ancora per qualche minuto.
- Lasciate lievitare, in una ciotola coperta, finché non abbia raddoppiato il suo volume.
- A questo punto rovesciare l'impasto su una spianatoia e dividerlo in due porzioni (di cui una la metà dell'altra).
- Con la più grande, formare un cerchio, tipo focaccia (io ho usato un anello di 24 cn di diametro)
- Dividere quindi l'altra in tre porzioni uguali, formare una treccia lunga ca. 35 cm e sistemarla sul bordo del cerchio di pasta.
- Condire quindi la parte centrale con il pesto e la mozzarella di bufala, coprendo poi con i pomodorini leggermente schiacciati, olio, sale, la buccia del limone grattugiata al momento e il pepe.
- Lasciare lievitare ancora una trentina di minuti e cuocere in forno a 220 gradi, fino a doratura.