Secondo una vecchia leggenda che si racconta nella zona, attorno al 1600 nella frazione Ciser di Fregona, ai piedi del Monte Pizzoc, un intraprendente agricoltore trovò il modo di far maturare l’uva, che per le condizioni atmosferiche avverse non era riuscita a maturare nella vigna, appendendola alle travi del granaio.
L’uva, durante l’inverno, appassendo divenne dolce e il nostro agricoltore fu costretto a spremerla con il torchio nella successiva primavera ottenendo così il mosto che mise a fermentare in piccole botticelle.
“Al fine di preservare il livello qualitativo raggiunto dalla nostra denominazione, quest’anno saltiamo l’annata. Il Torchiato di Fregona docg , vendemmia 2014 non si farà. Il nostro vino è espressione della natura e soggiace alle sue leggi. Quest’anno va così”.
Con queste parole Alessandro Salatin, presidente della società cooperativa Cantina Produttori di Fregona, annuncia la decisione, sofferta ma unanime in seno alla cooperativa da lui presieduta,di non procedere alla raccolta delle uve del prezioso passito trevigiano.
Il Torchiato di Fregona appartiene alla più ampia denominazione Colli di Conegliano Docg. Si tratta di una piccola realtà produttiva, collocata tra i comuni di Fregona, Sarmede e Cappella Maggiore, con un trend di crescita interessante: nel 2011 erano solo 14.000 le bottiglie prodotte rispetto alle attuali 20.000 (vendemmia 2013).
Per produrre vini come il Torchiato, è necessario selezionaresolo grappoli con acini perfetti perché nei mesi che li separano dalla torchiatura i chicchi in appassimento (fase che deve durare non meno di 150 giorni) non vengano intaccati da muffe o altri batteri responsabili di avviare fenomeni di marcescenza.
Le eccessive precipitazioni e le numerose grandinate dell’estate appena conclusa, hanno ridotto drasticamente la quantità delle uve ma soprattutto hanno compromesso la qualità delle stesse.
“Si tratta della prima volta nella lunga storia del Torchiato che “si salta” un’annata. A memoria d’uomo non si era mai giunti a una decisione così drastica. Per fortuna lo scorso anno la vendemmia è stata ottima – prosegue Alessandro Salatin – portando un aumento di produzione. Si tenga conto che il Torchiato richiede tempi di maturazione piuttosto lunghi: invecchiamento di almeno 24 mesi, 5 dei quali in bottiglia. Solo versola fine dell’anno in corso immetteremo nel mercato la vendemmia 2011 e in affinamento abbiamo ancora le annate 2012 e 2013. Grazie agli approvvigionamenti – conclude il presidente Salatin – speriamo quindi di poter supplire, almeno in parte, alla mancata produzione 2014 garantendo un minimo di continuità al mercato nonostante l’annata perduta”.