Purtroppo è accaduto proprio nel momento peggiore: a ridosso del raccolto. Piante di noci e nocciolo completamente “spogliate” o addirittura estirpate dal terreno, distruzione di interi raccolti di frutta, verdura e ortaggi come il San Marzano e il pomodoro del piennolo. L’ ondata improvvisa di maltempo – precisa la Coldiretti – ha colpito l’agricoltura italiana nel momento ‘peggiore proprio a ridosso della raccolta compromettendo i risultati economici di un intero anno di lavoro, ma sono andate perse anche molte opportunità di occupazione stagionale.
Sono andati sott’acqua seminativi e ortive come peperoni, melanzane e pomodori, vigneti e circa l’80 delle coltivazioni di noci e nocciole. Gravi danni – precisa la Coldiretti – anche nel litorale domizio e nell’alto Casertano dove una violenta grandinata ha danneggiato fino al 50% i frutteti a ciliegie, pesche, nettarine e susine.
Situazione difficile anche nell’avellinese, in Altirpinia e nell’Arianese, dove i danni all’agricoltura sono al momento ingenti. A Benevento i danni più gravi sono stati nei giorni passati a causa di violenti grandinate.
«È ancora presto per fare un bilancio dell’ondata di maltempo – sottolinea nella nota il direttore regionale di Coldiretti, Simone Ciampoli – ma le prime notizie che ci arrivano dai territori sono preoccupanti. Questi forti temporali di giugno danneggiano i campi in un periodo delicato per le coltivazioni e mettono a rischio il prosieguo della stagione. Verificheremo se sarà il caso di avviare le procedure per la richiesta dello stato di calamità nelle zone colpite. Il monitoraggio proseguirà nelle prossime ore».
E proprio a causa del maltempo, sono state annullate diverse iniziative dirette a rafforzare i rapporti tra produttori e consumatori in Campania. Come le visite all’azienda Casa Barone. organizzate nell’ambito di Terra Di Fuoco, e la gara di pasticceria “‘albicocca day“. Queste le parole di Giovanni Marino, per l’azienda Casa Barone.
A causa degli eventi meteo che hanno messo in ginocchio l’agricoltura vesuviana, noi compresi, distruggendo pressoché completamente le colture di pomodorino del piennolo, di albicocco e di uva catalanesca in una ampia fascia di territorio che va da Ercolano a Somma Vesuviana e oltre, non vi sono quest’anno le condizioni materiali e morali per svolgere la III edizione dell’Albicocca Day. Ce ne scusiamo con i cittadini e con tutti coloro che avevano richiesto di partecipare alla gara di pasticceria.