La fatica è snocciolare le amarene. Occorre tempo e pazienza: doti che io non posseggo. Per questo, ho comprato uno snocciolatore. Nonna Rosa no, lei di pazienza ne ha da vendere e ho potuto verificarlo nelle mattinate passate con lei mentre – con la scusa di aiutarla – le scattavo queste foto.
Io non so quanta pazienza abbiate voi: ma se trovate le amarene preparatele con questa ricetta. Sono ottime: e non lo dico io, ma lei.
Nonna Rosa: una autentica pagina di storia della cucina sorrentina.
Le amarene hanno un ruolo fondamentale nella cucina di Nonna Rosa: senza di queste, le sue zeppole di San Giuseppe per esempio, non esisterebbero. Per cui, all’inizio dell’estate dedica a questo lavoro intere giornate. E io ho avuto il privilegio di aiutarla, e di avere in regalo la sua ricetta.
Amarene sciroppate la ricetta di Nonna Rosa
500 gr di amarene denocciolate
300 gr di zucchero
il succo di un limone
Preparazione
Le amarene vanno scelte mature ma sode e vanno snocciolate cercando di mantenerle integre. Io uso uno snocciolatore ma se ne dovete fare poche anche uno di quelli piccoli – da olive per intenderci – va benissimo. Richiederà ovviamente più pazienza, ma il risultato non cambierà.
Dopo averle snocciolate, versatele in una ciotola capiente e mescolatele allo zucchero e al succo di un limone. Mescolate bene (io uso le mani, per non romperle) coprite con pellicola trasparente e sistemate in frigorifero per una notte intera in modo che formino molto succo.
Trascorso questo tempo, passate in una pentola alta e fate cuocere a fuoco basso per circa mezz’ora, mescolando spesso in modo da non far attaccare sul fondo della pentola.
Durante la cottura si formerà una schiuma in superficie, come per tutte le marmellate. Raccoglietela con una schiumarola ed eliminatela.
Quando il liquido si sarà addensato al punto giusto – solita prova del piattino: versatene qualche goccia sul un piatto freddo e inclinatelo: lo sciroppo dovrà scorrere piano, in modo da farvi verificare la consistenza) interrompete la cottura e versate le amarene nei vasetti precedentemente sterilizzati. Chiudete quindi con il tappo e fate raffreddare i vasetti dopo averli capovolti, in modo da far formare il sottovuoto.
Una volta freddi, fate bollire nuovamente i vasetti ricordando che le amarene preparate in questo modo durano a lungo ma il vasetto, una volta aperto, va conservato in frigorifero.
Un consiglio però: scegliete vasetti piccoli. Sono talmente buone che è impossibile resistere!