Anche per chi non cucina per professione, i termometri da cucina sono uno strumento estremamente utile, se non addirittura indispensabile: il controllo della temperatura, è infatti spesso un passo fondamentale per molte ricette. E non penso solo al classico esempio della frittura (dove, come si sa, la temperatura varia a seconda di cosa si sta friggendo) ma anche alla lavorazione di lievitati importanti come il panettone (in cui, è bene ricordarlo, è importante non superare mai i 26 gradi di tempreratura per non rovinare la maglia glutinica). Ma anche se non fate lievitati importanti, un termometro è assolutamente indispensabile: per controllare la temperatura di lievitazione, per esempio, e calcolare quindi i tempi corretti. Ma anche per misurare la temperatura finale di un impasto: sapete, per esempio, che per una buona partenza dei lieviti l’impasto va chiuso intorno ai 25-26 gradi? questo è importante soprattutto quando si usa il lievito madre: temperature più basse rallentano i lieviti e aumentano il rischio di acidità del risultato finale. Insomma, un termometro è un investimento assolutamente irrinunciabile per un appassionato di cucina: ne esistono però diversi tipi di termometro, per cui prima di decidere quale acquistare meglio fermarsi un attimo per provare a capire le loro caratteristiche e – soprattutto – l’uso a cui sono destinati.
Termometro a sonda
Ecco, se non possedete ancora un termometro, questo può essere un buon punto di partenza. La sonda infatti lo rende adatto a molti usi per cui può essere considerato un termometro *quasi universale*. Magari costa un po’ di più (ma non parliamo certo di cifre elevate) ma vi farà risparmiare sia soldi che spazio – che nelle cucine di oggi non è mai abbastanza, purtroppo. E’ infatti adatto per molte preparazioni ed è in grado di avvertire con un segnale quando la temperatura è al punto giusto. La sua forma particolare lo rende adatto ad essere usato anche nel forno acceso per controllare il raggiungimento della temperatura al cuore della preparazione.
Termometro a punta
Anche questo è adatto a vari utilizzi (ma non adatto al forno, come quello a sonda) ed è perfetto per misurare la temperatura “al cuore” semplicemente infilando lo spillone al centro della preparazione e leggendo i gradi direttamente sul display. Costa meno di quello a sonda, ma se non dovete preparare lievitati importanti va benissimo.
Termometro per arrosti
Se la vostra passione sono gli arrosti, invece, questo è il termometro perfetto per voi. Resiste al calore del forno e vi consente di misurare il punto esatto di cottura raggiunto dalla carne. La cottura di un arrosto, infatti, dipende non solo dal tipo di carne che state utilizzando ma anche dalla sua pezzatura. Per cui è impossibile dare tempi esatti per la cottura: molto meglio misurare con un termometro come questo la temperatura raggiunta al centro del pezzo . In questo modo, nn sbaglierete più un arrosto, garantito.
In linea di massima, le temperature di cottura al cuore sono queste. Ovviamente, vanno corrette in base ai gusti personali.
AGNELLO
cotto al sangue
ben cotto
70-75°C
80°C
MANZO
al sangue
cotto
ben cotto
60-65°C
70°C
75°C
MAIALE
ben cotto
90°C
POLLO
cotto
90°C
Termometro da frittura
Se invece siete come me, appassionati di frittura ma non amanti della friggitrice (troppo ingombro e troppa fatica per pulirla) non potrete fare a meno di questo termometro. La sua forma lo rende adatto infatti ad essere usato appoggiandolo nella padella e permette di tenere sotto controllo per tutto il tempo la temperatura di frittura. Consentendo quindi di alzare o abbassare il fuoco a seconda della necessità. Con un termometro come questo, inoltre, potremo affrontare la doppia frittura, necessaria per esempio per avere patate fritte ben asciutte e croccanti oppure per alcuni dolci come le zeppole di san Giuseppe.
Questi i tipi fondamentali. I prodotti in foto sono tratti da Livingo. Non sono neanche cari, come potete vedere in questa pagina dove trovate sia questi che altri.
Per cui sono un’ottima idea anche per un regalo di Natale ad un appassionato di cucina: fateci un pensiero… scommettiamo che ne sarà felicissimo e ve ne sarà grato?