Alle sorgenti del Sarno, uno dei fiumi più inquinati d’Europa, Giuseppe Montoro detto Zi’ Peppe, e la sua famiglia conducono una personale battaglia contro il degrado e l’inquinamento delle acque. Una prova di resistenza civile in difesa della bellezza e della qualità della vita.
Se esiste un fiume capace di raccontare come la bellezza possa, nel giro di una manciata di km, trasformarsi in orrore questo è il fiume Sarno. Non vi spiego perché: troppo difficile raccontarlo a parole. Vi consiglio però di guardare questo video, che vi aiuterà a capire. E che vi farà innamorare di questo luogo, come è successo a me.
Già, perché io del Sarno conoscevo solo l’inquinamento: la sua puzza di marcio, dovuta agli sversamenti delle fabbriche della zona, il suo colore torbido e a volte persino rosso (in stagione di lavorazione del pomodoro).
Del resto, non sapevo.
Non sapevo che alla sua sorgente ci fosse una famiglia intera dedicata alla difesa di un vero e proprio angolo di paradiso. Fatto di bellezza autentica, riflessi di fiume, acqua limpida e piante antiche: come il vero pomodoro san marzano, che ormai quasi nessuno consuma più e di cui Zi’ Peppe ha conservato i semi per piantarli nella sua tenuta. Così come non sapevo che due dei suoi figli avessero, come me, la passione per i sapori: Lorenzo Montoro, infatti è lo chef della osteria Al Paese di Nocera Inferiore. Dario Montoro, invece, coltiva erbe e piante particolari ed rare (ma anche di questo, scoprirete guardando il video).
Non sapevo, e ho scoperto tutto questo grazie a “Il sogno“, una puntata della serie I Dieci Comandamenti di Domenico Iannacone.
E nello stesso attimo in cui ho visto Zi’ Peppe scrivere su una foglia il suo saluto al fiume, ho deciso che dovevo andare a conoscerlo. Incredibile ma vero, durante il video ho visto sbucare un amico conosciuto su facebook: Carmine Ferrara, cui ho chiesto di accompagnarmi. E’ stato facile, anche troppo: o forse, semplicemente, destino.
Queste, alcune delle foto che ho scattato. Che spero riescano a raccontarvi la meraviglia di queste sorgenti. E dell’atmosfera che si respira alla Masseria Pigliucco
Ps. queste ultime sono scattate con il cellulare ma ho voluto inserirle lo stesso nel post perché secondo me raccontano, nonostante la scarsa qualità, dell’atmosfera magica che si respira in questo luogo.