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Napoli, New York e la Franciacorta… Ciro Salvo maestro della pizza napoletana

Ciro Salvo maestro della pizza napoletana

Ciro Salvo

Il New York Times gli ha appena dedicato un ampio servizio monografico elogiando le tecniche di impasto e la scelta rigorosa delle materie prime. Contadi Castaldi, cantina leader del Franciacorta, lo ha voluto per festeggiare in cantina il Festival del Franciacorta che si inaugura sabato 20 settembre; l’Associazione Verace Pizza Napoletana lo ha inserito nei top 100 fotografati da Oliviero Toscani: è Ciro Salvo, pizzaiolo e anima di 50 Kalò la pizzeria inaugurata a febbraio 2014 a Napoli in piazza Sannazaro.

Classe 1977, Ciro Salvo è indiscutibilmente nell’olimpo dei maestri della pizza napoletana. Figlio d’arte (tre generazioni di pizzaioli), molti anni di studio e un’attenzione quasi maniacale all’impasto. Il risultato sono pizze soffici, leggere e molto digeribili che hanno conquistato il pubblico e il palato dei più severi critici gourmand. Docente nei master del Gambero Rosso, è considerato uno dei maestri dove poter imparare a fare la pizza: dal Messico e dal Giappone vengono da lui per conoscere i segreti dell’impasto perfetto.

50 Kalò, nel gergo non scritto usato da secoli dai pizzaioli, vuol dire “impasto buono”. I pizzaioli usano infatti dire kalò per indicare qualcosa di buono e skatà per dire cattivo; parole di origine greca (kalos in greco significa bello, buono) che nel corso dei secoli hanno incontrato le infinite sfumature di suoni e parole del dialetto partenopeo. Il 50 infatti nella cabala e nella smorfia partenopea è il pane e i pizzaioli sono maestri dell’arte bianca, si sa. 50 kalò è dunque l’impasto, il panetto buono, da cui nasce una pizza buona, condita con i migliori ingredienti.

 

Ciro Salvo a Le Strade della Mozzarella 2014

Le foto sono state scattate alle Strade della Mozzarella 2014

1. Ciro Salvo-2-2, 2. Ciro Salvo-4, 3. Ciro Salvo-8, 4. Ciro Salvo-9, 5. Ciro Salvo-2, 6. Ciro Salvo-7

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