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“Stampo in silicone per cuocere il pane, ma ne abbiamo proprio bisogno?”

pane silicone

 

Confesso, sono rimasta basita. Io che non amo gli stampi di silicone neanche per cuocere i dolci (trovo orrenda la superficie liscia e vetrificata che si ottiene e l’odore – non sta bene dire *puzza* a tavola, vero? – plasticoso che rimane secondo me nettamente percettibile)  questo stampo proposto per cuocere il pane lo trovo orribile.

Prima di tutto, perché non ce ne è nessun bisogno. Faccio il pane da anni, i primi post miei sul pane e sulla lievitazione naturale ormai sono quasi acheologia (1997, it.hobby.cucina: non esistevano nè forum, nè blog) e credo di poter dire che proprio non serve nulla per dare forma e struttura alla pagnotta. Solo pieghe, durante la lavorazione e formatura finale. Questa, ovviamente cambia a seconda dell’effetto che si vuole ottenere, ma basta un po’ di pratica e si impara in fretta.

Poi, per il risultato. Mi piace la crosta del pane e seguo tutta una serie di accorgimenti per ottenerne una degna di questo nome. Cosa si può pensare di ottenere avvolgendo l’impasto in un involucro di silicone?  Proprio non riesco ad immaginarlo ma forse, sono io che sono limitata. Limitata e pessimista, aggiungo. Già, perché sono pronta a scommettere che basterà che una delle nostre signore della tv ne parli in modo entusiasta in qualche trasmissione e ce lo ritroveremo come novità dell’anno. Ma spero di sbagliarmi. Lo spero vivamente, per le nostre pagnotte.

Per non parlare del fatto che propongono persino di cuocerlo in microonde!

Stampo in silicone per cuocere il pane

E voi, che ne pensate?

/intanto, con questa inauguro la rubrica : Mai più senza. Che, confesso, rimpiango dai tempi di Cuore.

Ps. Qualcuno  su fb, mi fa notare che non tutti sanno fare il pane. Allora, visto che io quel po’ che so l’ho imparato su internet vi ricordo che se volete imparare in compagnia vi aspetto nel forum di gennarino.org , dove potrò darvi una mano dividendo quel po’ che so in fatto di impasti e lievitati.

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