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“Uova , diossina e Pomì”

Semplicemente...
Se l’Italia fosse un paese “serio”, fatto di gente “seria” e di aziende “serie”, certe cose non sarebbe manco possibile immaginarle. In un paese “serio”, infatti, le imprese “serie” invece di mettersi a fare pubblicità sulla pelle delle aziende e dei lavoratori del resto di Italia, in nome di una presunta ed indimostrabile purezza,  si alleerebbero e farebbero  fronte comune. E non sarebbe possibile vedere pubblicità come questa:
Perché, in un paese “serio” sarebbe  questo voler lucrare sulla vicenda “terra dei fuochi”  e sulla paura – sacrosanta – dei consumatori che ancora attendono (insieme agli abitanti delle zone inquinate) le scuse dei ministri della salute che in passato hanno attribuito l’incidenza dei tumori all’insano stile di vita dei napoletani.A riprova che la verità è sempre più potente delle fandonie, arrivano infatti vicende come questa:

Lombardia: uova alla diossina nel 76% degli allevamenti
Uova ‘avvelenate’ nel 76% dei pollai d’allevamento lombardi: e poco importa che siano industriali o artigianali, perché questo è il risultato delle analisi (ancora in corso) effettuate dall’ASL nell’ottica di un completo monitoraggio sugli inquinanti presenti negli alimenti.
Le sostanze da trovare, e poi effettivamente trovate, sono diossina e PCB che non mancano in 23 allevamenti su 30, quelli che al momento compongono il campione già analizzato dall’Azienda Sanitaria Locale della Lombardia.

Ora, a pochi passi dalle zone in cui queste uova vengono prodotte, c’é un’azienda che  ha rivendicato pubblicamente la bontà del suo prodotto rispetto a quelli provenienti da altre zone. Mi piacerebbe sapere, ora, se questa avrà il coraggio di chiedere controlli sui propri prodotti, e sulla salubrità delle materie prime utilizzate.  E magari, anche sulla provenienza, visto che pur abitando in zona, io tutti ‘sti campi coltivati a pomodoro non li ho mai visti. E mi piacerebbe pure, magari, vedere trasmissioni televisive altrettanto pronte alla denuncia, come in passato, e magari meno pronte a far di tutta l’erba un fascio.
Perché in un paese “serio” o la battaglia per la tutela della salute – ed in difesa della qualità – la si combatte insieme oppure è solo tempo perso. Per tutti. Perché il problema è a sud, certo, ma è anche nelle terre che a Sud hanno portato i loro rifiuti. Non dimentichiamolo.

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