Anche questa, una ricetta incontrata per sbaglio su FB. Incontro iniziato con una domanda di
Genny, che chiede come mai Hollywood usi tanto lievito madre nelle sue ricette di pane. Vado a leggere – confesso la mia ignoranza: non conoscevo ancora questo panificatore che pare che in America vada per la maggiore – e rimango basita: 200 gr di lievito madre su mezzo chilo di farina. Incredibile, se rapportato alle ricette cui son abituata. Boccio quindi nella mia testa questo libro e desisto da ogni approfondimento. Arriva la sera, però, e la stessa domanda è riproposta su un altra bacheca. Al che mi impunto e cerco di capire: a furia di ricerche in internet trovo un’anteprima del libro ed il mistero mi si chiarisce: Hollywood non usa un lievito madre come quello cui siamo abituati noi – vecchio, se non stravecchio addirittura, e forte – ma ne usa uno fresco di realizzazione. E quindi debole. Liquido, oltretutto: per cui non è corretto fare un confronto tra le ricette classiche realizzate con pasta madre. Meglio sarebbe il confronto con un poolish di pasta madre,
come quello che uso per preparare il Palatone, insomma.
Insomma, capisco che la ricetta tanto discussa una sua logica ce l’ha e mi metto tranquilla. L’indomani, però, ci si mette pure Patty: sul suo blog vedo una ricetta di un pane con lievito di birra tratto dallo stesso libro. E allora decido di provare pure io.
Per la ricetta, vi rimando alla traduzione di Patty. Io mi limito ad una premessa: non vedevo usare tanto lievito dai tempi in cui leggevo i libri delle Simili. Ne ho usato la metà e ancora ridurrei, confesso. Il pane il giorno dopo era buono e morbido ma pere i miei gusti il sapore di lievito di birra era decisamente troppo marcato.
Ingredienti
500 g di farina bianca 0 più extra per spolverare
10 g di sale
7 g di lievito disidratato (una bustina), equivalenti ad un dado di lievito di birra da 25 gr
40 ml di olio extravergine di oliva più extra per ungere
320 ml di acqua
Il risultato? Un pane facile e relativamente veloce, perfetto per iniziare, ma che sicuramente non rimarrà tra i miei preferiti.
La ricetta però presenta un aspetto interessante, secondo me, e vale la pena di provarla anche solo per questo: la formatura. Questa pagnotta è ottenuta attraverso un folding serrato (qui un video che mostra come procede) che permette di ottenere un alveoltura piccola, fitta e regolare, come potete vedere dalla foto.
Ecco il filone, appena formato.
Lo stesso filone, dopo la lievitazione ed i tagli (eseguiti con una lametta da barba).
Un pane che vi consiglio di provare, quindi. Ma riducendo la dose di lievito ad un terzo (8 gr di lievito di birra fresco sono più che sufficienti) a meno che non abbiate una fretta particolare. Altro piccolo difetto, essendo una pagnotta morbida, tende a fare poca crosta. Per cui, bisogna lavorare di forno per accentuarla (
come? lo trovate scritto qui).
E per accompagnarlo? Noi abbiamo scelto cime di rapa e salsiccia. Facile e veloce, anche questo.
Ingredienti
4 salsicce
1 kg di cime di rapa già pulite
olio extra vergine di oliva
aglio
peperoncino, pepe nero, sale
Procedimento
Ho scottato velocemente le cime di rapa in acqua bollente, lasciandole praticamente crude, e le ho scolate.
In una padella larga, ho messo a
soffriggere uno spicchio di aglio in olio abbondante. Una volta dorato, l’ho eliminato ed ho aggiunto le salsicce. Le ho fatte dorare bene, rigirandole spesso, e poi ho aggiunto le cime di rapa. Ho portato a cottura il tutto a fuoco coperto, in modo da stufare bene.
Alla fine, spolverata di peperoncino e pepe nero macinato al momento. Ed una leggera spolverata di sale un po’ grosso.
Perfetto, per accompagnare fettone di pane ancora tiepido di forno.