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Timpano alla cardinale

“Timpàno alla cardinale”

Timpano alla cardinale

Quando ho visto questo Timpàno alla Cardinale,  non ho resistito. Certo, non potevo pensare di riuscire a farne uno bello come quello di Assunta – lei, da questo punto di vista resta insuperabile: io, al massimo, posso provarci – ma visto che tentar non nuoce, ho deciso. E sono andata a comprare i pomodori.

Prima sfiga, era sabato pomeriggio e quelli che cercavo, ovviamente, erano finiti. Ho preso quelli che c’erano: i ciliegini di Pachino. Buoni, per carità, ma inadatti a questa preparazione: troppo piccoli. Tendono a cadere e poi richiedono troppa fatica per la pulizia, e troppa attenzione per evitare che si rompano durante l’operazione di svuotamento dei semi. Se li trovate, prendeteli  più grossi e ben maturi: farete prima e non rischierete il crollo al momento dell’estrazione dallo stampo.

Ho poi eseguito esattamente le istruzioni di a parte un piccolo dettaglio: la quantità di sugo per condire la pasta. A parte il fatto che di mio non amo i sughi troppo pomodorosi, il fatto di associare pomodoro e pomodoro mi lasciava perplessa: per cui ho abbondato di fior di latte (pugliese e artigianale, che trovo in mercato a Modena) e di provolone stagionato grattugiato mantenendomi però sul “rosato” piuttosto che sul rosso. Anche se il rosso in questa preparazione resta fondamentale: il nome infatti richiama il rosso dei copricapi cardinalizia, la cui forma è richiamata dal timpano. Un po’ come accade per la scazzetta del vescovo, insomma. Altra preparazione “rossa”, anche se dolce. Da provare in fretta, se non la conoscete.

Ma non divaghiamo: questi, gli ingredienti che ho usato.

TIMPANO ALLA CARDINALE

2 kg di pomodori tondi e maturi
olio e.v.o.
pangrattato 6 cucchiai
basilico 6 foglie
aglio grattugiato uno spicchio
sale e pepe nero

700 gr di pomodoro fresco da sugo
olio e.v.o
aglio
sale e pepe nero

fior di latte gr. 500
500 gr di candele (le ho usate perché le avevo in casa, ma meglio una pasta più piccola tipo i mezzani)
parmigiano gr. 70
provolone stagionato 50 gr
basilico fresco

Per la cottura: uno stampo alto, rivestito di carta forno bagnata e strizzata.
 
Innanzitutto, i pomodori: li ho tagliati a metà , svuotati dai semi e lasciati sgocciolare appoggiandoli su un tagliere con la parte tagliata in basso per un quarto d’ora. 
Poi ho messo in un mixer  il pangrattato, l’aglio, il sale , il basilico  e due cucchiai di olio e ho fatto andare a buona velocità in modo da macinare bene il tutto. Con questo pan grattato aromatizzato ho spolverizzato i pomodori che ho disposto in una teglia, coperta di carta forno, in un solo strato,  passando in forno caldo per circa 30 min. 
 
Intanto, ho preparato il sugo  di pomodoro ed ho cotto la pasta per 3-4 minuti. Una volta scolata, ho condito con un po’ di sugo e  ripassato sul fuoco in modo da farla insaporire bene. Poi,  ho conditio con il provolone grattugiato e la mozzarella tagliata da dadini. 
Timpano alla cardinale
Ho preso quindi lo stampo rivestito di carta forno ed ho ricoperto le pareti ed il fondo di pomodori cotti (che intanto si erano ben raffreddati, diventando morbidi), mantenendo la buccia verso l’esterno. Ho fatto come consigliato da assunta (cit. : “Visto che i pomodori tendevano a cadere io ho fatto in questo modo: ho messo i pomodori sul fondo ed ho fatto una prima fila di pomodori lungo il bordo. Ho versato parte della pasta ed ho fatto una seconda fila di pomodori lungo il bordo. Ho riempito lo stampo con la pasta rimasta ed ho coperto con i pomodori”.)
Timpano alla cardinale
Ho cotto quindi  in forno caldo a 180° per circa 30 minuti. Poi ho spento e lasciato intiepidire per mezzora e solo dopo ho sformato rovesciandolo su un piatto e togliendo la carta forno. 
 
P.s. L’effetto, quello che vedete. Di mio mi sento d’ aggiungere che lo vedrei bene accompagnato nel piatto  con un cucchiaio di una fresca crema di burrata, come quella che ho usato per la parmigiana in bicchiere.
 

 

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