Altro grande incontro con lo chef, a “Le strade della Mozzarella”. Beck, in questo caso, che di piatti ne propone addirittura tre. Il primo, solo raccontato (l’unico, a base di mozzarella); gli altri due – invece- serviti ed assaggiati.
Il primo, un carpaccio. La mozzarella è tagliata semplicemente, in fette sottili e appoggiata su una crema di peperoni al forno, con un pizzico di sale e capperi tritati . Sopra questa, un carpaccio di ricciòla con olio extra vergine d’oliva, polvere di olive nere, sale rosso di Trapani e ‘neve’ di pomodoro del piennolo del Vesuvio con erbette e fiori (edibili, ovviamente)
Il secondo, è stata una sorpresa inaspettata. Il famoso “sottobosco“. “Il cuore morbido della terra è qui da una crema di foie gras su cui si deposita un “terriccio” di liofilizzato di funghi porcini da cui spuntano funghi chiodini… Una spugna di prezzemolo ricrea il muschio e patate croccanti al tartufo bianco, come tanti piccoli sassolini, completano il piatto.”
L’ultimo, anche se Beck non vi ha fatto accenno, mi ha fatto pensare ad una Norma (sia pure assolutamente *fuori norma*), visto che era a base di carne.
Cubi di agnello marinato (ricavati dal cosciotto, credo), cotto sotto vuoto e poi glassati nel suo fondo. Salsa di pomodorini, aglio, melanzane grigliate, basilico, ricotta salata e un filo d’olio. Un piatto che, volendo, potete farvi raccontare da Beck in persona, guardando questo video.
Un momento importante e stupendo. Anche solo, sarebbe valso il viaggio verso Paestum.