La crema pasticcera più buona del mondo… vi pare esagerata, come definizione? Beh, prima di pensarlo dovreste provarla: questa è una crema particolarmente morbida e ricca e di consistenza particolarissima, quasi setosa. Non lasciatevi spaventare dal numero di uova: ci vogliono tutte. Non è una crema qualsiasi, insomma, ma da grandi occasioni. Unica condizione per prepararla, occhio alla temperatura di cottura. Deve essere il più bassa possibile: pazienza se ci metterete un po’ di più… non sarà tempo sprecato!
Servono
150 gr. zucchero
10 tuorli
30 gr amido di grano
un pizzico di sale
350 gr di latte
150 gr di panna fresca
buccia di limone
Procedimento
Il procedimento è il solito. Il latte, scaldato insieme alla panna e agli aromi (in questo caso, scorza di limone) evitando che arrivi al punto di ebollizione. Intanto i tuorli sbattuti con lo zucchero ed il pizzico di sale (non tantissimo, per la crema non devono incorporare aria e quindi non serve che diventino spumosi). Poi si aggiunge l’amido ed, infine, il latte tiepido.
Sul fuoco, per una buona crema pasticcera io sono abituata a distinguere tre fasi. La prima, con il cucchiaio di legno: giro continuamente, per evitare che si attacchi sul fondo. Quando la crema inizia ad addensarsi, cambio e passo alla frusta (anche elettrica, purché a bassa velocità). In questo modo, mentre si addensa, la crema incorpora anche un po’ di aria: viene leggermente montata, insomma, con quell’aspetto un po’ trasparente che a me piace moltissimo. Infine, il raffreddamento: preparo una scodella grande con del ghiaccio e vi immergo il contenitore della crema e poi, frusta a mano (non elettrica, renderebbe la crema più liquida), mescolo di continuo in modo da farla raffreddare il più in fretta possibile.
Una volta fredda, poi, pellicola ed in frigo. Per qualche ora almeno, meglio se per tutta la notte. Il giorno dopo così è perfetta per essere usata. Per decorare e farcire il babà, per esempio.